A Roma, fra una visita ai musei vaticani ed una sera in discoteca, c’è sempre un momento giusto per mangiare qualcosa di stuzzicante dedicandosi al classico street food a Roma che è ormai divenuto un rito ben consolidato nelle usanze popolari.
Attraverso questo articolo potrete conoscere i veri street food romani formati da quegli originali spuntini veraci al 100%.
La nostra passeggiata fra gli spuntini preferiti dai romani prevede ben dieci stuzzichini tipici che non potrete mancare di assaggiare. Iniziamo!
Si tratta di uno spuntino popolare, preparato con ingredienti semplici e, soprattutto, economici. Vi Il consiglio è quello di assaggiare quella realizzata da Aromaticus, in via Urbana 134, dove non solo fanno una panzanella buonissima con prodotti a Km0, ma anche servita in modo molto originale.
Un'altra possibilità è quella di recarsi, in estate, alla Sagra della Panzanella, a Monterotondo.
La squisita panzanella romana è uno stuzzichino che va gustato fra le 18 e le 20 per “aprire l’appetito” in previsione della cena, perché no, accompagnandola ad una birra fresca
Il panino con la porchetta è uno street food che va assaporato caldo per essere sublime ma che anche freddo ha il suo perché. I veri romani sanno che per trovare il miglior panino con la porchetta devono andare ai Castelli, nelle fraschette di Ariccia o di Castel Gandolfo. Ma se vi trovate in città e non volete spostarvi allora la vostra tappa è in via del Viminale 2 dove troverete una tipica osteria romana, “Er Buchetto”, che non vi deluderà assolutamente.
Una variante al panino con la porchetta è data dal panino con la salsiccia o, come si dice a Roma, la “sarciccia”, che da “Orfeo” in via Tiburtina 190 è un must fra i giovani che escono dalle discoteche.
Quella delle fave con il pecorino è una vera e propria usanza romana che si tramanda negli anni durante i pic-nic di primavere, in particolar modo per il 1° Maggio, giorno in cui si tiene, a Nerola, una sagra dedicata proprio a questo abbinamento.
Per gustarlo, invece, fra le vie della Capitale, il consiglio è quello di recarvi in tarda mattinata presso il Mercato di Campo de’ Fiori
Il fiore di zucca alla romana con la sua pastella croccante e il cuore morbido di mozzarella e alici è uno stuzzichino, meglio se pomeridiano, molto amato dai romani. Il più buono lo trovate da “Il Cartoccio” a Corso Vittorio Emanuele II 200).
La pizza del fornaio è uno fra gli street food più amati dai bambini romani ma anche i grandi non lo disdegnano affatto. A Piazza campo de’ Fiori 22, i pizzaioli della “Pizza del Forno di Campo de’ Fiori” non fanno quasi in tempo a sfornarla dalla tanta fila al banco.
Bianca o rossa che sia, la pizza del fornaio, si può assaporare in qualsiasi momento della giornata. La certezza? Vi troverete farina su tutta le mani e la bocca!
Al pari dei fiori di zucca troviamo lo street food rappresentato dai filetti di baccalà fritti. In qualsiasi momento vi rechiate “Dar Filettaro” in Largo dei Librai 88 potrete gustarne uno carico di poesia e romanità. Ma se volete fare ancora meglio, gustatevelo passeggiando fra le stradine della città.
Le caldarroste sono quel cibo che, appena messo in bocca, ci fa tornare indietro nel tempo, all’infanzia, quando ci si bruciava le dita per l’impazienza di mangiarle. A Roma, in autunno ed inverno le potete trovare in tutte le strada del centro appena tolte dai bracieri e vendute nei tradizionali cartocci gialli.
In via Ettore Rolli 50 trovate “Dar Maritozzaro”, il miglior posto dove godervi un buonissimo maritozzo con la panna. Ma quali sono le origini di questo dolce?
Una curiosità vuole che l’origine del nome derivi dalla parola marito che durante i venerdì di marzo facevano dono di questi maritozzi alle loro mogli.
Un’altra leggenda è legata all’utilizzo del maritozzo era utilizzato dai fidanzati per chiedere la mano della propria sposa: all’interno del maritozzo, infatti, il futuro marito nascondeva con la panna l’anello di fidanzamento.
La parola pinsa deriva dal latino pinsere, che vuol dire stendere o allungare. Infatti si tratta di una specie di pizza che si prepara senza usare il mattarello ma stendendo la pasta con le mani. Tale pasta viene poi fatta lievitare per 3 giorni in modo da renderla soffice e digeribile.
La migliore pinsa di Roma la trovate sena dubbio da “Pinsere” in via Flavia 98.
È forse il migliore fra gli street food a Roma. Il supplì, il cui nome deriva dal termine francese surprises, sorpresa, è una pallina di riso al cui interno si cela un cuore di mozzarella filante; proprio per il “filo” creato dalla mozzarella fra le due parti del supplì si dice “al telefono”.
I migliori supplì di Roma li trovate da Supplizio in via dei Banchi Vecchi 143 o presso la Casa del Supplì a Piazza Re di Roma 19.