Metropoliz, il Museo dell’Altro e dell’Altrove

Metropoliz, il Museo dell’Altro e dell’Altrove
2017-01-17 14:12:19

Metropoliz, il Museo dell’Altro e dell’Altrove

Metropoliz, il Museo dell’Altro e dell’Altrove

Ci troviamo nella periferia di Roma, in zona Tor Sapienza. E’ qui che si trova Metropoliz, la città meticcia sorta dall’occupazione di una fabbrica di salumi abbandonata. Dal 2009 a questa parte circa duecento persone, di diversa etnia, vi hanno trovato riparo e coabitano. La fabbrica è stata occupata dai Blocchi Precari Metropolitani, organizzazione che cerca di rispondere all’emergenza abitativa, in collaborazione con Popica Onlus che promuove la scolarizzazione dei bambini rom.

Il civico 913 di via Prenestina è saltato all’occhio di movimenti associativi, gruppi di ricerca, antropologi e film-maker, come Giorgio De Finis e Fabrizio Boni, che hanno deciso di farne un film. Hanno raccontato Metropoliz come un vero e proprio esempio di recupero, integrazione e sperimentazione; un luogo che nella sua particolarità e sensibilità si restituisce alla città con rispetto e ambizione, come un quartiere nuovo.

E’ l’arte, però, che fa emergere in tutti i suoi aspetti questa utopia. Grazie alla street art, le pareti della ex fabbrica hanno trovato nuova vita facendo di Metropoliz il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove.
La prima opera che ha trovato spazio in questo luogo è quella di Gian Maria Tosatti. Con dei bidoni di petrolio, l’artista ha realizzato un telescopio che s’innesta nella torre della fabbrica, quasi a segnalare che vale la pena fermarsi per vedere qualcosa di veramente speciale.

Giorno dopo giorno, più di trecento artisti contemporanei hanno fatto tappa al MAAM realizzando opere uniche ma perfettamente integrate nella vita di chi abita la fabbrica dismessa. La cucina, i cortili, la ludoteca e tutti gli spazi comuni trasudano arte, quella viscerale di chi la strada artisticamente parlando la vive.

E così Metropoliz ha acquisito la sua autorità, che attraverso l’arte ha trovato protezione e difesa, valore culturale e sociale che non può essere smantellato. La fabbrica dismessa è diventata così un vero e proprio museo che può essere visitato tutti i sabato mattina.

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