Scopriamo la Biblioteca Centrale "G.Marconi" del CNR

Interni della Biblioteca Centrale Marconi del CNR
2018-05-16 09:22:50

Scopriamo la Biblioteca Centrale

Uno dei luoghi che da millenni rappresenta la cultura per antonomasia e la trasmissione della conoscenza è la biblioteca. In Italia ed a Roma in particolare, sono tantissime e di vario genere quelle realizzate ed aperte al pubblico, che consentono quotidianamente a studiosi italiani e stranieri di approfondire svariate tematiche per delle indagini o ricerche in moltissimi campi. Il tutto al fine di diffondere la cultura e, appunto, la conoscenza.

Tra le biblioteche più importanti presenti nella Capitale, sia pur non molto conosciuta, vi è la Guglielmo Marconi presso il Centro Nazionale delle Ricerche (CNR). Cerchiamo di conoscerla un pò meglio, scoprendo cosa ospita e di capire perchè rappresenta un punto di riferimento importante per la ricerca scientifica, i suoi studi e relative pubblicazioni, non solo in Italia ma in tutto il continente europeo.

L'ubicazione e quando è possibile visitare la Biblioteca Centrale "G.Marconi"

Questa struttura, situata nei pressi dell'università La Sapienza di Roma, in piazzale A.Moro, presso la sede del CNR italiano, può essere visitata e quindi è aperta al pubblico dal Lunedì al Venerdì, dalle 8,45 del mattino fino alle 18,45 del pomeriggio, con eccezione nel mese di Agosto, quando è chiusa a causa del riordino del deposito librario.

La storia della Biblioteca Centrale Guglielmo Marconi

Intitolata all'eminente scienziato italiano, presidente dello stesso CNR dal 1927 al 1937, questa struttura fu fortemente voluta e fondata dallo stesso, appena insediatosi alla guida dell'ente scientifico nazionale. Tale biblioteca venne istituita quindi nel lontano 1927, quando allo stesso CNR venne attribuito il diritto di deposito legale di tutte le pubblicazioni tecniche e scientifiche effettuate nel nostro Paese.

Dopo alcuni anni, nel 1936, avviene il trasferimento presso la nuova sede dell'ente di ricerca, dove si allestisce una più funzionale struttura bibliotecaria. Si dovettero attendere diversi decenni, tuttavia, per la realizzazione di un nuovo deposito librario, la cosiddetta "Torre Libraria" e che si estende su diversi piani (avvenuta nel 1961), e poi per l'ampliamento degli spazi di lettura (nel 1976).

Successivamente, la stessa biblioteca diviene centro di riferimento nazionale sia per la cosiddetta Letteratura Grigia che per il National Technical Information Service (NTIS) e, al tempo stesso, dove opera il Centro Italiano ISSN. Più recentemente, la struttura diviene, grazie ad un accordo con la Commissione della UE, il Centro di Documentazione Europea (CDE).

I compiti e le funzioni della Biblioteca Centrale Marconi del CNR

Tra i più importanti vi è senz'altro la raccolta, conservazione e messa a disposizione di studiosi e ricercatori delle pubblicazioni di natura scientifica e tecnica effettuate in Italia, anche per quanto riguarda la stessa produzione inerente il CNR. Inoltre, grazie proprio a tale raccolta nel corso dei decenni, questa struttura è divenuta punto di riferimento per la valorizzazione e diffusione della produzione scientifica italiana a livello editoriale.

Inoltre, la stessa Guglielmo Marconi coordina il sistema bibliotecario del CNR di cui fanno parte ben 20 biblioteche relative a diverse aree di ricerca e 80 centri di documentazione diffusi su tutto il territorio nazionale, da Perugia a Padova, passando per Bologna e Napoli. A tutto ciò si aggiunge, poi, l'essere il punto di riferimento italiano per gli organismi produttori di cosiddetta Letteratura Grigia. Questa, in pratica, riguarda diversi materiali di natura tecnica, scientifica ed industriale non usufruibili attraverso i tradizionali campi commerciali.

Cosa è possibile trovare all'interno della Biblioteca Marconi

Per studiosi e ricercatori, a livello bibliografico, sono disponibili per la consultazione complessivamente oltre un milione di volumi, di cui vi fanno parte anche all'incirca 100.000 di antiquariato scientifico. A questi si vanno ad aggiungere, poi, pressocché 20.000 periodici. Le banche dati, in formato cd-rom oppure online, arrivano ad essere un centinaio. Inoltre, di questa struttura fa parte integrante anche il patrimonio della biblioteca Pallottino, composta da oltre 6.000 monogafie, 600 periodici e 9.000 estratti.

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