Oltre ad ammirare le note bellezze di Roma grazie ai classici tour, vi consigliamo una visita dedicata alle più belle residenze sparse in diversi punti della città e che sono un perfetto esempio dell'architettura del periodo che va dal '500 al '600.
È una villa che si trova su via della Lungara ed è un edificio rinascimentale risalente ai primi anni del Cinquecento. La sua costruzione fu progettata da Baldassarre Peruzzi per un ricchissimo banchiere dell’epoca e la particolarità si trova proprio all’interno: le mura della villa sono state infatti affrescate dai maggiori artisti del tempo, tra i quali anche Raffaello Sanzio. L’aspetto originario dell’edificio presentava degli affreschi anche al suo esterno, ma oggi sono poco visibili.
Si trova in Piazza Capo di Ferro ed è una costruzione del Cinquecento che, non appena terminata, fu acquistata dal Cardinale Spada, il quale la trasformò in una vera a propria reggia. Il cardinale incaricò niente poco di meno che Borromini per eseguire i lavori di modifica che rispettavano i gusti dell’epoca, ovvero lo stile barocco. Il palazzo ospita al suo interno numerosissime sculture, senza considerare le altrettanto numerose che si trovano all’esterno e che la rendono una delle facciate più “ricche” della Capitale. Attualmente il palazzo ospita il Consiglio di Stato.
È una delle più famose residenze nobiliari di Roma e si trova su via Nomentana. La sua costruzione risale al XVIII secolo e il terreno che la circonda è davvero immenso, tant’è che furono realizzate altre costruzioni, quali la Casina delle Civette, una piccola struttura a due piani decorata, internamente, da stucchi, mosaici, sculture e pitture; il Casino Nobile, in stile neoclassico, che serviva ad ospitare i nobili durante i ricevimenti; il Casino dei Principi che, invece, fungeva da sala per i ricevimenti, e il Tempio di Saturno.
Si trova in via Ventiquattro maggio, proprio vicino al Palazzo del Quirinale e fu costruito nel Seicento. Le sue attrattive principali, oltre a essere una reggia di tutto rispetto, sono il Casino dell’Aurora, così chiamato perché al suo interno si trova l’omonimo affresco di Guido Reni, e un piccolo museo che custodisce una bellissima collezione barocca-rinascimentale.